• Comunità Parrocchiale Poggese

    Se credi, vedrai!

    Se credi, vedrai!

    Non ci sono testimoni della resurrezione di Gesù.

    Neppure le guardie che facevano la guardia al sepolcro non han saputo raccontare il fatto, anzi, si son fatte corrompere per diffondere la diceria che quel cadavere fosse stato trafugato.

    Rimane un lino che parla attraverso pallidi segni di dolore e di immobilità.

    Ci sono anche le parole di alcune donne, che subito vennero prese per ubriache.
    Ma il Vangelo di Giovanni conserva una pagina di un’altra resurrezione: quella di Lazzaro, l’amico fidato di Gesù.

    È superfluo richiamare la differenza tra le due esperienze, che comunque conservano analogie che voglio prendere a spunto per questo mio augurio pasquale in tempo di corona virus.

    Il PRIMO particolare che attira la mia attenzione è l’ordine dato da Gesù ai presenti: “Togliete la pietra”. Nella nostra vita ci sono considerazioni che tolgono qualsiasi speranza, chiudono a qualsiasi prospettiva.

    Non c’è, e non ci sarà mai un “dopo”, lo sviluppo di una vicenda che qualcuno vuole vedere come oramai chiusa, proprio come una pietra che blocca il passaggio. Le donne al mattino di Pasqua si chiedevano: “Chi ci rotolerà via la pietra?”.

    La resurrezione è un passaggio di nuovo agibile.

    È una strada che viene riaperta, e quindi una rinnovata voglia di comunicazione, di condivisione, di vicinanza.

    Tutto quello che ci separa e ostruisce la relazione sincera, pesa come un macigno. …….